Autunno (già lo sentimmo non venire…)
L’ora legale è già in auge. Ed è subito sera. Il sole qui al Resort Le Saline Palau splende ancora alto in questo strano ma limpido cielo di inizio novembre in cui non si sente altro tra le rocce sarde e la vegetazione che il cinguettio degli uccelli, colorati e sommersi dal mirto in fiore ed il corbezzolo rosso come la forte emozione di oggi quando sono arrivate le parole più belle della stagione. Il gran finale. In grado di toccare pacatamente il cuore.
Le parole di Jurgen sono state come un abbraccio forte dopo un lungo non vedersi, come una pacca sulla spalla di stima, come uno sguardo comprensivo dopo un periodo di difficoltà. “E’ stato un piacere conoscere questo luogo ma soprattutto parlare e condividere la nostra vacanza con voi. Sono anni che ci dedichiamo solo al lavoro ed è la prima volta negli ultimi cinque anni che facciamo una vacanza di due settimane. Non potevamo scegliere meglio: il posto non la fanno costruzioni, paesaggi o arredamenti. Il posto lo fanno le persone e per me e la mia compagna è stato un piacere ed onore aver conosciuto anime come le vostre”. #ParoleDiCoach.
Ottobre è stato il mese della Svizzera con ben dodici famiglie e come sempre della Germania con venti. In tutto 48 famiglie ospitate. Solo due italiane. C’è chi ha festeggiato anche Halloween con noi ed ovviamente con il dolcetto/scherzetto abbiamo giocato con i giovani ospiti del Resort. In terza posizione, con tre famiglie, il Regno Unito. Simpaticissimi i ragazzi portoghesi che hanno apprezzato tutto di questo strano ottobre girando in bicicletta, facendo diving, escursioni a cavallo e in quad e girando meravigliati per una Gallura spopolata nei suoi centri più rinomati. “Ma non c’è nessuno? Porto Cervo è praticamente una città fantasma. Porto Rotondo magnifica nella sua eleganza non spropositata come quella di Porto Cervo”. Sembra quasi ci sia tra le due località la stessa differenza tra un ricco ed un arricchito. Con poco riguardo verso le piccole cose…
Tutto chiuso. Il Resort Le Saline Palau chiude i battenti e dà appuntamento al 28 marzo 2015, giorno di apertura della prossima stagione.
Chi ha più paura se ci si pensa bene il più delle volte è anche il più coraggioso se ha carattere tale da osare. Paura di non riuscirci ma di provarci. Sempre. Così è nata questa realtà. Da un atto di coraggio. Da un “ma dai, proviamoci”. Da una pacca sulla spalla, da una stretta di mano e da un sorriso sicuro ma che nascondeva inesperienza, timore ma anche tanta determinazione.
Di lì si è cominciato a lavorare sulla comunicazione del brand/prodotto Le Saline. Si è spinto sull’originalità dei contenuti e la partecipazione con questo Diario di un Resort, con l’implementazione di tutti i canali social ma soprattutto con il punto più importante: la minuziosa e totale cura dell’ospite. Ed i sorrisi.
“Qualunque cosa succeda, anche se dovesse scoppiare una villa, calma e sorridi”. E’ questa la legge de Le Saline. Un microcosmo omeostatico. Qualcosa che mantiene la sua stabilità interna a dispetto delle variazioni esterne. Come facevano gli imperturbabili stoici. L’equilibrio interiore che rimane tale, qualunque cosa accada. Essere forti con i sentimenti, tenerli a bada non con la ragione ma con la forza d’animo è l’unica arma da usare. Guai ad avere troppa passione. Guai ad innamorarsi. Guai a donare il cuore. O ancor di più a sacrificarlo. Qualcosa che si ritiene unico e splendido lo spinge a fare. Le Saline probabilmente lo spingono a fare. E fanno innamorare.
Ci riempiono l’anima le coppie anche le più anziane che ritrovano un’armonia perfetta qui, tra le stradine selvagge che arrivano al mare, tra le rocce degradanti, distesi sull’erba del giardino di Villa Spargi o Spargiotto o Villa Budelli e respirando l’aria del mare cristallino della Costa Smeralda. Quell’aria che ti fa accorgere dell’amore, che ti fa innamorare e te lo mostra. Senza ritardare. E ti fa essere convinto che la persona che sta vivendo la Villa con te in quel momento sia o possa essere la persona giusta. Da avere al tuo fianco ancora a lungo. Da guardare costantemente ed incessantemente negli occhi mentre sul cuore comincia a formarsi un cicatrice a forma di hashtag #soloTe. Il tatuaggio che non tarderai a scolpirti.
E allora sarà importantissimo rimanere umili. Anche nel pieno del successo. Anzi soprattutto in quegli istanti. E mantenere l’entusiasmo. Come quello della prima volta, dei primi appuntamenti. Quello dei primi clienti soddisfatti, del primo bilancio positivo, dei primi “bravo”, dei primi sguardi di stima. Del primo raggio di sole al di là del mare, del primo libro letto, del primo abbraccio, della prima lacrima, della prima ubriacatura e della prima stupidaggine condivisa.
E’ ora di tornare alla base. Ci saranno un novembre ed un dicembre di formazione e progettazione.
Qui, dalle Saline Palau, per ora è tutto.
A presto.
Dalle Ville:
Da Villa La Maddalena, Yves Saint Laurent:
Per una donna, l’abito più elegante è l’abbraccio dell’uomo che ama.
Da Villa Stramanari, Tenzin Gyatso:
Nessuno è nato sotto una cattiva stella; ci sono semmai uomini che guardano male il cielo.
Da Villa Santo Stefano, John Dewey:
Ci vuole più umiltà nei nostri momenti di successo che non in quelli di sconfitta.