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Quella buona colombina…

20 Aprile 2014 - Arcipelago La Maddalena, Costa Smeralda, Fiorevagabondo, Germania Le Saline Palau, Guest Resort, Le Saline Palau, Ospiti internazionali Resort Le Saline Palau, Ospiti Resort, Stories, Svizzera Le Saline Palau, Tourism, Travel, Vacanze/Holiday
Quella buona colombina…

Pasqua 2014

21.04.2014

Buona Pasqua! Anzi, considerando la maggior parte de gli ospiti di questi prime due settimane, Frohe Ostern. Tra svizzeri e tedeschi la lingua germanica è quella che va per la maggiore. Il giorno di Pasqua del 2014, cioè oggi, se dovrò ricordarlo per qualcosa lo farò per il personaggio olandese che è arrivato questa mattina. Puntiglioso ed esigente nelle richieste quanto poco accorto nell’abbigliamento, con il lungo camicione grigio a quadri ed i pantaloni della tuta sporchi. Completamente diversa la moglie, alta, slanciata, elegante. Entrambi molto simpatici nonostante l’incomprensione iniziale. Credevo fosse un altro cliente perché la moglie ha lo stesso nome del cognome del tedesco arrivato dopo qualche ora. L’olandese volante, dopo avergli presentato la Villa, ha misurato a passi i metri quadrati della casa, allungando le sue spropositate leve da un lato all’altro e dicendo alla fine “Ma questi non sono 90 mq come è descritto nella prenotazione di Booking.com!”. E così ho dovuto mostrargli la planimetria per rassicurarlo. Mi ha tempestato di domande chiedendomi di agriturismi, spiagge e ville. E tutto questo sempre con un largo sorriso. Eccolo di nuovo qui…

Torno subito.

Buona Pasqua

E va bene. Un giorno di Pasqua da ricordare. Sono le otto di sera ed ho appena finito di aggraziarmi Rudolf. Domani prendo una bottiglia di vino bianco e gliela porto per il problemino all’acqua calda che ha avuto . E magari bevo un bicchiere con lui. Viene da Amsterdam e quando gli ho detto che sono stato anche io nella sua città nel 2005 visitando insieme a due dei miei cari amici (Fulvio e Sergio che attualmente vivono rispettivamente a Berlino e a Città del Lussemburgo) anche Den Haag, Rotterdam, Nijmegen ed Utrecht, mi ha detto “E ti ricordi qualcosa del mese trascorso in Olanda”? Gli ho risposto d’istinto “forse una parte del mio cervello è ancora lì”. Una battuta per sdrammatizzare e far scoppiare una corposa risata condivisa.

Stamattina il nostro cadeau per gli ospiti è stata una colomba artigianale fatta da Ciro Marra, il proprietario di Alexander, una delle pasticcerie più fornite di Palau. Un ringraziamento per averci fatto fare bella figura ed anche per l’accortezza riservataci. E’ appena andato via Tim, berlinese doc, che mi ha detto “Ottimo il pensiero che avete avuto. Era davvero squisito”. E la stessa cosa mi hanno detto altre due famiglie tedesche.

We prepare Easter Dove for Le Salina Palau Guests

 

Tim è con sua moglie ed il figlio da nove giorni e mi ha raccontato, facendomi venire nostalgia, della sua vita berlinese, del respiro della città e dei fermenti artistici tangibili che si diffondono ad ogni angolo degli splendidi quartieri della capitale. “Icke bin ein berliner” (Sono un berlinese)  mi ha detto in berlinese . Gli ho risposto “Icke auch” (anche io)… almeno fino a qualche mese fa. Ora sono sardo, ma ancora devo imparare il dialetto di questa parte di Sardegna, la Gallura, che spero di poter conoscere a fondo nei mesi che verranno (fine esperienza preventivata: novembre 2014). Tim e la moglie hanno anche usufruito del nostro Free Book Corner prelevando due libri e apprezzando i due angoli che ho allestito. “Non leggete come fanno i bambini per divertirvi, o come fanno o come gli ambiziosi per istruirvi. Leggete per vivere”. L’aforisma di Gustave Flaubert campeggia su di un lato, dall’altro invece uno dei #consigli per leggere: un libro è un ottimo antirughe, ti protegge dal sole e ti mantiene giovane”.

C’è poi Franziska con il marito ed i suoi due figli in una delle nostre ville ed in un’altra la nipote con il fidanzatino. Tutti tedeschi e molto carini nei modi. I due ragazzini sono arrivati giovedì sera con un taxi: diciannovenne lui, diciassettenne lei. Già in viaggio da soli, un po’ come me, quando mio padre diceva “Vai a papà, non ti preoccupare, viaggia”. Sempre pronto a “foraggiare” e a spronarmi al movimento. Senza fare calcoli molto spesso. Quindi niente sassolini (calculus, il sassolino che in tempi antichi si usava per fare i calcoli) per contare entrate o uscite ma giusto un piccolo sasso con su scritto “in viaggio”.

Una delle prime cose che chiedono all’arrivo gli ospiti  è  “Che tempo che “farà in questi giorni?”. E quindi prassi sarà, a prima mattina, informarsi sul meteo della settimana. Per ora mi sono limitato a rispondere “Io spero sia bello, poi male che vada apprezzerete la bellezza di questi luoghi ugualmente”. In questi giorni c’è un sole gentile ad allietare gli animi.

In un’altra villa ho una coppia giovane di francesi. Ogni pomeriggio, verso le 18 sono in area reception con il loro tablet a videochiamarsi con la figlia. Stephan e Stephanie.

Alexander Palau Pastry

Ieri sono ripartiti per la Germania anche Hermann con la sua famiglia, Cristoph con la moglie e l’altro Cristoph, in origine atteso con la moglie e la figlia di un anno, ma poi arrivato da solo per alcune vicissitudini. Molto timido Hermann con la moglie amante de nuoto e dello sport, salutari, sempre con tanta frutta pronta sul tavolo in giardino vista mare. Ci hanno lasciato oggi anche una splendida recensione su Trip Advisor dandoci il massimo del punteggio. Amante del trekking invece la moglie di Cristoph. Grandi complimenti infine dal viaggiatore singolo che ha apprezzato tutto dei luoghi, visitando Porto Cervo, Porto Rotondo, Santa Teresa di Gallura e  girando spesso in bicicletta. E proprio la bicicletta potrebbe essere un ulteriore servizio da offrire agli ospiti. Ci penserò.

Ho avuto anche la prima famiglia di Lituani. Mi hanno insegnato qualche parola come il buongiorno (Labas rytas) ed il grazie (ačiū). Mi ha colpito il nome del figlio: il nome del Sole. Salutiamo uno dei nostri ospiti più graditi, Guido con la famiglia. Al suo posto Francesco dalla Svizzera con la compagna peruviana e i tre figli. Dal tratto garbato, cortese e serio. Appartiene alla nobile famiglia italiana dei Caracciolo. Un ramo della storica casata. E si vede subito, lo si capisce dal primo approccio.

Intanto continuano i giri per far muovere la macchina turistica, chiudendo accordi sul territorio e correndo sempre, da una parte e dall’altra. Le  serate invece, se trovo qualche oretta per staccare i pensieri dal lavoro, le trascorro  tra la poca gente di Palau che dopo le undici di sera si concentra tra la birreria “Al Grillo” e la vineria “Rosso e Bianco”, tra una serata latino-americana ed una di live-music. E tra gli strambotti in marocchino-napoletano con il fidato Abdelgani.

Resort Le Saline View on the islands La Maddalena

Un’ultima storiella. Kerstin con il marito, altra coppia tedesca arrivata venerdì sera ed accompagnati dalla madre di lei. Una stakanovista tedesca, vecchio regime, che si lamenta di ogni cosa. Ho sorriso ed ho sussurrato “Non si preoccupi, siamo una struttura molto seria” quando ho visto che cominciava a preoccuparsi per la consegna dei documenti al momento del Check-in esclamando preoccupata alla figlia con piglio deciso “Qui siamo in Italia”. Mortificata Kerstin si è scusata più volte con me. “Kein Problem”. Un sorriso e tutto si risolve, anche nei momenti più complicati e di tensione. La si stempera. E si dà la sicurezza della disponibilità e della tranquillità nonché della passione per ciò che si fa. E poi è bellezza. Io  vedo nel sorriso  la dimostrazione concreta di una vita ben vissuta, il tratto esterno di esperienze di vita forti. Se si vive e si è vissuto bene le linee del sorriso si trovano nei posti giusti. Ed anche se ci sono le rughe, non sono così male.

E a proposito di sorriso, voglio ricordare anche io la scomparsa di Gabriel Garcia Marquez di cui custodisco ancora con gelosia il “Cien años de soledad” regalatomi dalla dolcissima colombiana Andrea incrociata nella mia esperienza biennale a Santiago de Compostela. E lo faccio proprio con le parole del colombiano “Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai mai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso”.

Buona serata e buon lunedì di Pasquetta. E ricordate, come diceva il buon Chaplin, “un giorno senza sorriso è un giorno perso”.

Le Saline Palau